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Revisione del Codice Della Strada
A partire dal 14/12/2024 entrerà in vigore il Nuovo Codice Della Strada; ecco le principali novità!!
Il 20 novembre 2024 il Senato ha approvato un disegno
di legge relativo agli interventi in materia di sicurezza
stradale e alla revisione del Codice della strada ( decreto
legislativo 30 aprile 1992, n. 285) che era stato approvato in prima
lettura alla Camera lo scorso 27 marzo 2024.
Per comprendere gli obiettivi di questo disegno di legge
(ddl), che modifica il Codice della Strada, possiamo sfogliare il Dossier n. 172/2 dell’A.S. (Atto Senato) 1086.
Qui, con riferimento alla relazione che illustrava il ddl
presentato alla Camera, si sottolinea la "persistenza nel nostro Paese di
livelli troppo elevati di incidentalità" stradale e si ricorda che "le
principali cause di incidente stradale rimangono distrazione, mancato rispetto
della precedenza e velocità troppo elevata (pari al 39,7 per cento dei casi)".
Il disegno di legge approvato al Senato è stato recentemente
pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 29 novembre 2024 come Legge 25 novembre
2024 n. 177 recante "Interventi in materia di sicurezza stradale e
delega al Governo per la revisione del codice della strada, di cui al decreto
legislativo 30 aprile 1992, n. 285" ed entrerà in vigore il 14
dicembre 2024.
La revisione del Codice della strada:
stato di ebbrezza e stupefacenti
Riprendiamo alcune modifiche del Codice della strada, anche
con riferimento ad un articolo riepilogativo pubblicato sul Corriere della Sera, partendo proprio dalla guida in
stato di ebbrezza.
È presente nella legge un inasprimento delle sanzioni di
contrasto alla guida in stato di ebbrezza:
- se il tasso alcolemico è compreso tra 0,5 e 0,8 grammi per litro si riceve una sanzione tra 573 e 2.170 euro, con una sospensione della patente da 3 a 6 mesi
- se il tasso alcolemico è compreso tra 0,8 e 1,5 grammi per litro, si è puniti con la doppia sanzione, detentiva e pecuniaria (arresto fino a 6 mesi e ammenda da 800 a 3.200 euro). Sospensione della patente da 6 mesi a un anno.
- se il tasso alcolemico è superiore a 1,5 grammi per litro, la contravvenzione è punita con sanzione detentiva e pecuniaria (arresto da 6 mesi e un anno e ammenda da 1.500 a 6.000 euro) e sospensione della patente da uno a due anni.
Sempre il Corriere della sera ricorda che tutte le ipotesi
di guida in stato
di ebbrezza portano alla decurtazione di 10 punti dalla patente. E tra le
sanzioni c’è anche l’obbligo di installare sulla macchina l’alcolock (dispositivo
di tipo alcolock conformemente alla norma EN 50436) un dispositivo che
impedisce l’avvio del motore in caso di rilevamento di un tasso alcolemico
superiore a zero.
Riguardo poi alla guida sotto effetto di stupefacenti,
cambiano le regole.
Chi verrà trovato alla guida dopo aver assunto
stupefacenti non dovrà essere in uno stato di alterazione psico-fisica, ma
basterà che risulti positivo ai test perché scatti la revoca della patente
e la sospensione fino a tre anni.
La revisione del Codice della strada:
smartphone, velocità e micromobilità
Altre novità riguardano poi le sanzioni per chi guida con un
telefono cellulare/smartphone.
Le sanzioni vanno da un minimo di 250 euro a un massimo di
1.000. E viene inserita anche la sospensione automatica di una settimana se si
viene sorpresi col telefono al
volante e sulla patente possono essere decurtati 10 punti. Se i punti sono
meno di dieci la sospensione è di 15 giorni. E in caso di recidiva la multa
lievita fino a 1.400 euro.
L’inasprimento delle pene e sanzioni riguarda poi anche
l’occupazione dei posti relativi ai disabili e il superamento dei limiti
consentiti nei centri urbani. I motorini parcheggiati in sosta irregolare
potranno ricevere multe, fino a 87 euro se posizionati in modo da limitare la
viabilità.
Alcune norme riguardano poi l’eccesso di velocità.
Non sono modificati i limiti di velocità ma le sanzioni
cambiano in base alla velocità con cui si procede.
Ad esempio, si avrà una sanzione da 173 a 694 euro a
chiunque superi di oltre 10 km/h e di non oltre 40 km/h i limiti massimi di
velocità. Se la violazione è compiuta all’interno di un centro abitato e per
almeno due volte nell’arco di un anno, la sanzione è innalzata fra 220 e 880
euro con sospensione della patente da quindici a trenta giorni.
Alcune novità riguardano poi la circolazione urbana e le zone
a traffico limitato.
Si indica che le limitazioni alla circolazione urbana
potranno essere imposte solo se sussistono congiuntamente le esigenze di
riduzione di emissione inquinanti e di tutela del patrimonio culturale e di
tutela del patrimonio artistico, ambientale e naturale.
Altre indicazioni riguardano anche biciclette e
monopattini.
Ad esempio, per i monopattini scatta l’obbligo di targa,
casco e assicurazione, anche se sarà necessario attendere i tempi tecnici per
l’emanazione dei regolamenti attuativi.
Ricordiamo che un intero titolo della legge è destinato alle
regole per i veicoli destinati alla micromobilità elettrica. Dove si
indica anche che i monopattini a propulsione prevalentemente elettrica
possono circolare solo su strade urbane con limite di velocità non superiore a
50 km/h.
Altre indicazioni riguardano poi gli autovelox.
Infatti nel caso in cui si prendano più multe nello stesso
tratto stradale - in un periodo di tempo di un’ora e di competenza dello stesso
ente - si pagherà una sola sanzione: quella più grave aumentata di un terzo.
Una modifica al codice della strada riguarda la circolazione
di macchine agricole.
Tali macchine
agricole, in quanto veicoli, potranno circolare su strada:
- per il proprio trasferimento;
- per il trasporto, per conto delle aziende agricole e forestali, di prodotti, sostanze di uso agrario e attrezzature destinate all’esecuzione delle attività di cui all’articolo 2135 del codice civile e delle attività di gestione forestale;
- per il trasporto di addetti alle lavorazioni nonché, nell’ambito delle attività dirette alla fornitura di beni o servizi ai sensi dell’articolo 2135, terzo comma, del codice civile, per il trasporto di soggetti in visita presso le aziende agricole, interessati a conoscere il contesto ambientale e territoriale in cui si svolgono le attività dell’impresa agricola.
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